I risultati in termini di perdita di peso sia nel caso di interventi malassorbitivi che restrittivi dipendono anche dalla partecipazione del paziente a modificare le proprie abitudini dietetico-comportamentali a lungo termine. Grazie alla chirurgia è più semplice attuare questi cambiamenti rispetto ai soli regimi dietetico-comportamentali. La gestione nutrizionale del paziente chirurgico si divide in una fase pre-operatoria (cioè di preparazione all’intervento) e in una fase post operatoria.
Prima dell’intervento, durante la prima visita multidisciplinare il paziente esibisce il diario alimentare che viene valutato dalla nutrizionista. Il DA deve essere compilato per 7 gg precedenti la visita. In esso deve segnare i pasti di ogni giorno (colazione, pranzo, cena e spuntini) e per ognuno di essi deve appuntare l’ orario nonché cibi e liquidi assunti, cercando di precisarne anche le quantità. È importante che la compilazione avvenga alla fine di ogni pasto e non alla fine della giornata.
Se la nutrizionista, dopo aver visionato il diario alimentare e in seguito ad un’accurata anamnesi alimentare, ritiene che ci siano errori dietetico-comportamentali che possano persistere e compromettere il successo dell’intervento chirurgico, il paziente è indirizzato ai gruppi di educazione alimentare. Qui è informato sul programma nutrizionale post operatorio consigliato ed è aiutato a modificare anticipatamente le proprie abitudini alimentari. Sono necessari da 2 incontri ad un massimo di 4 per una adeguata preparazione alla terapia chirurgica.
Nella fase post operatoria, cioè alla dimissione, prima di tornare a casa il paziente riceve le indicazioni farmacologiche post chirurgiche dal chirurgo e i consigli dietetico comportamentali dal dietologo/nutrizionista. Tali indicazioni comprendono quelle specifiche per ogni intervento e quelle generali che sono più o meno comuni a tutte le procedure chirurgiche.
10 REGOLE IMPORTANTI
- Consumare, durante la giornata, 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e preferibilmente anche 2 spuntini. E’ sbagliato spiluccare cioè assumere continuamente piccole quantità di cibo durante la giornata.
- Mangiare lentamente e masticare accuratamente prima di deglutire. Il pasto deve durare 25 – 30 minuti circa. La masticazione aiuta a riconoscere il senso di sazietà al momento giusto, ed i bocconi troppo voluminosi possono provocare dolore epigastrico e/o vomito.
- Smettere di mangiare appena si avverte il senso di sazietà. Ricordarsi che lo stomaco può contenere solamente pochi cucchiai di cibo.
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno lontano dai pasti. E’ necessario bere a piccoli sorsi e non bisogna mangiare e bere contemporaneamente perché il ridotto volume dello stomaco può contenere solo solidi o solo liquidi.
- Smettere di bere 30 minuti prima dei pasti e ricominciare 30 minuti dopo.
- I pasti devono includere innanzitutto proteine (carne, pesce e uova), poi verdura e frutta. La rapida perdita di peso e il ristretto apporto calorico richiedono un incremento dell’assunzione proteica per preservare la massa muscolare e mantenere attivo il metabolismo.
- Nelle prime settimane è sconsigliato consumare verdure crude, preferire solo verdure ben cotte, eventualmente passate o frullate.
- Dopo le prime 3 settimane introdurre gradualmente nuovi cibi. Può capitare di sviluppare intolleranze verso alcuni cibi (es. latte) nelle prime settimane post-operatorie, si consiglia di re-introdurre tali alimenti successivamente.
- Consumare la cena almeno 2 ore prima di andare a dormire.
- Svolgere 30 minuti di esercizio fisico ogni giorno. L’esercizio fisico è importante, perché aiuta a consumare energia e a bruciare calorie.